Giovanni Silva nacque a Legnago (Verona) il 26 marzo 1882.
Compì gli studi medi a Verona e quelli universitari a Padova, dove si laureò in Matematica nel 1904.
Dopo la laurea, nel 1908, tornò a Padova quale assistente all'Istituto di Geodesia dell'Università e cominciò a frequentare anche l'Osservatorio astronomico.
Nel 1911, passò come astronomo alla Specola e nel 1921, avendo conseguito la maturità in due concorsi contemporanei, fu chiamato a coprire la cattedra di Geodesia dell'Università di Torino.
Nel 1923, dopo il ritiro del Padre Giovanni Boccardi, gli fu anche affidata la direzione dell'Osservatorio astronomico a Pino Torinese. Ma l'incarico di direttore a Torino non durò che un paio di anni perché a Padova, dopo l’improvvisa morte del Prof. Antoniazzi nel 1925, la Facoltà unanimemente lo chiamò per sostituirlo sia nella cattedra di Astronomia sia nella Direzione dell'Osservatorio dal 1926. Sotto la sua guida l'antica Specola padovana, benché povera di strumenti e di mezzi, raggiunse una posizione di primo piano nel campo dell'astronomia classica e della meccanica celeste. Nel 1942 sull'altopiano di Asiago venne inaugurato e affidato alla sua direzione l'Osservatorio astrofisico dell'Università di Padova, dotato (allora) del maggiore telescopio riflettore d'Europa e fornito delle più moderne attrezzature scientifiche. Egli stesso, fin dal 1934, aveva cominciato a lavorare ai progetti sia degli edifici che della strumentazione.
Nel 1952 venne collocato fuori ruolo e si dedicò più liberamente agli studi ed alla ricerca. Frequentò ancora per qualche anno l'Osservatorio, per poi dedicarsi unicamente agli studi di astronomia geodetica che gli erano stati compagni di gioventù. Oltre alla Direzione degli Osservatori di Padova e di Asiago e dell'Istituto di Geodesia dell'Università di Padova, ebbe quella della Sezione di Asiago del Centro di Astrofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Fu socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei dal 1932, dell’Accademia delle Scienze di Padova, dell’Accademia delle Scienze di Torino, dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, dell'Accademia di Verona, socio straniero dell'Istituto di Scienze di Coimbra, dell’Unione Astronomica Internazionale, dell'Associazione geodetica internazionale e di varie Commissioni ministeriali per il riordinamento e sviluppo delle Istituzioni astronomiche. Mori il 20 ottobre 1957 a seguito di un malore che lo colpì la sera del 13 ottobre. Nei prossimi giorni parleremo nel dettaglio della costruzione dell'Osservatorio di Asiago.